ho un' ideuzza, e ho bisogno di tutti voi ;)!!!

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Ispirata dalla Food Week che Alessandra realizza mensilmente sul suo Design your Life (un blog splendido, che seguo con passione e che consiglio a tutti vivamente!) mi è venuta un' idea per il mio.. mi piacerebbe periodicamente fare delle "Settimane in Tema" (si chiamerà proprio così questo "progetto"), ovvero: per un' intera settimana pubblicare un post al giorno che tratti di un determinato argomento!!!
questo mi permetterebbe di sfruttare ancora meglio questo spazio, nonchè di scovare nuovi blog, bloggers, artisti ecc e condividerli con tutti quelli che mi seguono :D
e qui entrate in ballo, miei cari amici.. io non sono proprio una cima ad avere le idee, così mi piacerebbe che a conisgliarmi gli argomenti foste proprio voi! io sceglierò via via quello che mi ispira di più (e sul quale ho trovato più cose interessanti) e lo tratterò come già scritto, ovviamente citando la fonte dell' idea ;) sentitevi liberi di proporre quello che volete, che siano oggetti, temi, città, cibi o quant' altro (beh magari senza sbilanciarsi su coste astruse quali la meccani quantistica o l' astrofisica......) tutto sarà ben' accetto!!
Dai partecipate numerosi, non vedo l' ora di sentire le vostre idee ed iniziare al più presto!!!! grazieeeeeeee ♥ ♥ ♥







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52 Weeks Project # 12




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cioè, davvero non vi ho mai detto di quanto sfegatatamente amo il cibo cinese??????




















una foto all' ora * [a photo an our]

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un' altra splendida idea proposta come sempre da Erika di Pretty in Mad :) in pratica questo "progetto" consiste nello scattare una foto ogni ora per un intero giorno, così da raccontarlo tutto per immagini!! Ovviamente mi è piaciuto subito, così visto che sono senza fare nulla ( T_T ) ho partecipato subito! ecco il risultato:
[vi avverto subito che è una giornata lunga e poco interessante, ma tant'è..]

21.03.2011


ore 08.00: si è un orario indegno, ma da quando non lavoro mi sveglio sempre più presto °_° così ne approfitto per aggiornare il blog!
ore 09.00: colazione abbondante con la mia tazza preferita e i miei biscotti preferiti ♥
ore 10.00: tendere i panni.. incombenza giornaliera che odio con tutta me stessa -__-
ore 11.00: e ora un po' di sano relax! [il tomo sconfinato è l' opera omnia di Lovecraft, giusto per restare allegri ;p]
ore 12.00: si mangia! e pure il mio piatto meglio riuscito.. pasta al sughetto piccante di gamberi e pomodoro, gnam :D
ore 13.00: la mia nullafacenza continua indegnamente e decido di concendermi una puntata di X-Files.. come se non lo sapessi già tutto a memoria!!!
ore 14.00: finalmente è arrivato il momento di darsi un contegno vestendosi! la cosa che preferisco è scegliere gli occhiali da sole da abbinare lol
ore 15.00: inforco le mie scarpe preferite e la mia nuovissima borsa fiammante [vintage, vera pelle, produzione italiana, condizioni perfette sia fuori che dentro.. solo 10 euro!! dio benedica i mercatini delle pulci :D] e esco a prendere un po' di sole (e tanto vento..)


ore 16.00: vado con Ale a fare un breve giro fotografico in una zona di Prato che si chiama Il Cantiere.. spettacolo! è un piccolo agglomerato di case una arroccata sull' altra (letteralmente!) tutte colorate e assurde, mezze abbandonate e decrepite, in uno spazio piccolissimo fra il fiume e la ferrovia, e ci si accede solo attraversando un piccolo tunnel.. sembra di entrare nella Città Incantata :D ..ma la cosa più bella è la chiesina in vero stile Messicano.. oddio assurda! ma che c' entra XD??? è proprio un posto fuori dal mondo, e poi non cè un' anima, tutte le finestre sprangate.. vagamente inquetante e_e
ore 17.00: merenda time! ..io volevo un jogurt ma il negozio era chiuso (strano..) così ho ripiegato sul gelato, ma poi ho visto che facevano le crepe alla Nutella.. e che mondo sarebbe senza Nutella :D???
ore 18.00: torno a casa presto perchè Ale ha da fare :( allora mi concedo un po' di musica!
ore 19.00: è vero, non ho niente da fare ç_ç così mi smalto le unghie con un tocco di sole! speriamo porti bene ;)
ore 20.00: cena.. che consiste nel rollè con piselli di contorno che mi ha mandato mia nonna, si perchè mia nonna probabilmente crede che io abiti in zona di guerra così periodicamente mi manda vere e proprie derrate alimentari che basterebbero a sfamare un piccolo stato -_____- mah!
ore 21.00: alla tv passano Pirati dei Caraibi, assolutamente imperdibile!!! un buon tè caldo per digerire e concludo così in bellezza la mia giornata :)








impegnatissima è :D???





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Cinemando # 4

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IL CIGNO NERO [Black Swan], Darren Aronofsky, 2010.

*Attenzione SPOILER*
Se si intraprende la strada della danza, soprattutto quella classica, non si intraprende soltanto una disciplina artistica, si intraprende un vero e proprio percorso di vita costellato di sacrifici fisici e mentali. E quando conosciamo Nina (una Natalie Portman da urlo) è proprio questo quello che vediamo: una ragazza bellissima che ha votato la sua intera vita alla ricerca di una perfezione assoluta, anche se persino per lei questa perfezione tanto agogniata rimane un concetto sfuggevole che non riesce neanche ad esprimere.
Il rendersi improvvisamente conto che la perfezione tecnica non basta per essere la miglior ballerina, che non bastano la testa ed i piedi per ballare, ma ci vuogliono anche il cuore e l' anima, logorerà lentamente la fragile psiche di Nina che sempre più provata intraprenderà un viaggio senza ritorno all' interno di se stessa, del suo essere donna, dei suoi rapporti con una madre opprimente che cerca in lei un riscatto per la sua carriera interrotta, un confronto spietato con la sua antitesi Lily (una perfetta Mila Kunis) che è tutto ciò che anche lei desidera essere, a dispetto di ciò che cercava di diventare; un viaggio vorticoso, come una cascata impossibile da fermare, ed angosciante che troverà il suo compimento (ma non la sua fine) nella danza del Cigno Nero, quando finalmente la nostra Nina, compiuta una trasfigurazione totale sia estetica (non è un caso che il trucco minimalista scelto per queste sequenze, che potete vedere nella locandina, renda quasi irriconoscibili i tratti della Portman) che mentale, balla col fuoco nelle vene diventanto finalmente l' estremo emblema della danza stessa: la bellezza e la bravura che si fondono con la passione, il sentimento e l' anima.
Il Cigno Nero è un film di bellezza visiva e sentimentale uniche, che, nel caso non si fosse già capito, mi ha colpito molto profondamente. Parlarne in termini tecnici non è facile, è infatti quasi impossibile dare un nome ai sentimenti, e questa pellicola è puro sentimento.
La fotografia e le luci sono curatissimi e di una bellezza eccezzionale, dando vita a bellissime sequenze oniriche o ad attimi di puro terrore, in un evidente sviluppo intimista stile pellicole orientali (alle queli si fa forte riferimento soprattutto nelle sequenze in metropolitana), impreziositi da un' altrettanto curatissimo montaggio, e montaggio sonoro, che mixa una coinvolgente colonna sonora ovviamente impeccabile visto che Il Lago dei Cigni di Pyotr Ilyich Tchaikovsky per quanto mi riguarda, è l' opera classica più bella che sia mai stata scritta, la cui potenza evocativa aiuta lo spettatore a entrare in intimo contatto con questa splendida pellicola.
Gli attori sono tutti bravissimi e danno ottime prove risultando sempre molto convinti nei loro ruoli, specie, come già accennato, la Portman che da tutto il corpo e l' anima alla sua Nina dandole una forza d' impatto incredibile e rendedola viva e reale, in grado di farci empatizzare totalmente con lei facendoci angosciare, soffrire, gioire e piangere fino alla fine. Gran merito va sicuramente  anche alla sceneggiatura e alla direzione del regista che hanno magistralmente diretto gli attori che con pochi tratti sono riusciti a caratterizzare fin nel profondo i loro personaggi anche se questi appaiono solo per pochi minuti o in maniera secondaria.
Che altro dire? si potrebbero fare molti altri approfondimenti su questo film, vista la complessità e la stratificazione visiva e concettuale che lo contraddistingue in maniera così unica.. ma credo che vederlo in prima persona valga molto più di centomila parole, quindi godetevelo, lasciatevi andare con la protagonista e tenetevi forte perchè più andrà avanti più Il Cigno Nero vi travolgerà.
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Nina è una giovane promessa del balletto New Yorkese. In apertura della nuova stagione il direttore della compagnia Thomas Leroy decide di mettere in atto Il Lago dei Cigni, e di sostituire la prima ballerina con una nuova ragazza.
Nina, desiderosa di salire alla ribalta, si propone come protagonista, ma Thomas pur riconoscendo le sue grandi doti tecniche, perfette per il ruolo del Cigno Bianco, le fa notare che non è altrettanto in grado di interpretare il Cigno Nero, simbolo di una passione e femminilità che lei, più simile ad una bambina che ad una donna, ancora non possiede..
Inaspettatamente le viene comunque assegnato il ruolo di prima ballerina; Nina dovrà così iniziare un durissimo allenamento sia fisico, ma soprattutto mentale, per poter interpretare un ruolo a lei così distante, soprattutto se paragonata alla sua nemesi Lily, una ballerina tacnicamente meno brava la cui passionalità potrebbe però favorirla nel rubarle il ruolo da lei tanto desiderato. Ciò la mettera duramente di fronte al suo io femminile più intimo, spingendola in una spirale sempre più profonda di diperazione..



THE ROAD, John Hillcoat, 2009.

Tratto dall' omonimo romanzo dello scrittore americano Cormac McCarthy (anche autore di Non è un paese per vecchi, da cui i fratelli Coen hanno tratto l' omonimo film del 2007) The Road è un film che ci propone una fotografia splendida, carrellate immense e bellissime di triste e monocromatica desolazione che appaiono paradossalmente opprimenti e claustrofobici, perfetta rappresentazione di un mondo in cui l' unica cosa che un padre può insegnare al poprio figlio è come suicidarsi per non dover soffrire più.
The Road è un film simbolico, un critico ammonimento alla nostra caotica  e superficiale società, una società che può in contrapposizione facilmente essere rappresentata da pochi agghiaccianti elementi: cannibali, disperati e ladri, ma che non abbandona una nota di flebile speranza che si riversa nel figlio, vessillo di un futuro che tutto sommato può esistere ed essere migliore, in quello che può sembrare un happy ending anche se noi spettatori che vediamo il tutto con gli occhi del padre non potremo mai saperlo.
Tecnicamente, come accennato all' inizio, è visivamente molto bello e le scenografie apocalittiche realizzate indiscutibilmente bene, rendondo il film piacevolmente visibile nonostante la crudezza di molte sequenze (in alcuni casi si tocca decisamente l' horror) e l' inquetudine e l' angoscia di base che, per ovvi motivi, pervadono l' intera pellicola; la colonna sonora, nonostante sia stata composta da Nick Cave, non pare molto interessante e non rimane impressa neanche un po' alla fine della visione, ma fa il suo lavoro di sottofondo e accompagna la visone piuttosto piacevolmente.
Un plauso infine al bravissimo Viggo Mortensen che ci regala una prova davvero notevole e molto sentita. In conclusione un film complesso e durissimo, ma decisamente da vedere.
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Dopo una serie di devastazioni globali la Terra non è rimasta altro che una tavola arida, senza più animali ne vegetazione. La maggioranza della popolazione è morta nelle catastrofi o di stenti, e quei pochi che sono rimasti vagano di nascosto alla ricerca di cibo e acqua, cercado di sfuggire alle bande di diperati e criminali cannibali.
In tutta questa disperazione e desolazione un padre ed un figlio attraversano ciò che resta dell' America verso la costa est, alla ricerca di una speranza che sembra ogni giorno più lontana..



THE SOCIAL NETWORK, David Fincher, 2010.

mmmmmmmmmmm....... partiamo subito dicendo che l' unico motivo per il quel mi sono imbarcata in questa visione è stato il regista, David Fincher, ma proprio come mi aspettavo (anche se i commenti straordinariamente esultati che avevo letto in parte mi avevano fatto sperare in qualcosa di più) The Social Network si rivela una pellicola interessante da vedere, ma niente di più.
Tecnicamente ci troviamo di fronte ad un ottimo montaggio, ma niente a che vedere con vecchie glorie del regista come ad esempio Fight Club, in questo caso infatti si è preferito non azzardare troppo ed abbracciare soluzioni più lineari. Anche visivamente parlando il film ha una bella fotografia che rimane piacevole, ma non ci propone niente di che; pure la colonna sonora composta da Trent Reznor, leader dei Nine Inch Nails, non appare particolarmente interessante proponendoci più che altro una carrellata di musiche da discoteca sparate a volumi disumani, tanto che molto spesso sovrastano le voci degli attori, rendendo ancora più difficile seguire i ragionamenti, cosa tralaltro già non facile visto che il protagonista Mark parla alla velocità della luce (memorabili i primi 20 minuti in cui una cacofonia di musica e parole rendono praticamente impossibile capire qualcosa di quello che dice)..
Nonostante, o proprio perchè, non riesco a capire come la storia trattata da questa pellicola possa veramente interessare a qualcuno, devo rendere sicuramente grande merito al regista che è riuscito comunque a realizzare un film che intriga fino alla fine e non fa annoiare, nonostante il crescendo di odio che si prova verso i protagonisti, uno più odioso dell' altro; merito sicuramente anche della scelta di raccontare la vicenda tramite flash back che più si va avanti più diventano brevi ed incalzanti.
Non ho molto altro da dire se non che per me le sue 8 nomination agli Oscar sono state veramente esagerate e non riesco a spiegarmene il motivo, per non parlare della vittoria nelle categorie Miglior Colonna Sonora e Miglior Montaggio (nel primo caso sarebbe stato molto più indicato Inception e nel secondo è indegno che non sia stato premiato Black Swan!!) visto che come ho già fatto notare sopra, sono estremamente canonici e non propongono ne innovazioni ne scelte di particolare iteresse tecnico/artisctico.
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Mark Zuckerberg è uno studente di Harvard e un brillante programmatore, un vero e proprio genio del computer. Una sera viene lasciato dalla sua ragazza e per ripicca crea un sito (hakerando i sistemi di sicurezza di molte università) dove si può votare la bellezza delle studentesse. FaceMash, il sito in questione, tramite un velocissimo passaparola diventa talmente popolare che in pochissime ore riceve un numero talmente alto di visite da mandare in crash i server dell' università.
L' episodio fa si che Mark venga notato dai fratelli Winklevoss, due facoltosi studenti di Harvard, che gli propongono di diventare il loro programmatore per realizzare un sito in grado di mettere in contatto gli studenti dell' univeristà.
Mark accetta, ma nella sua testa già frulla l' idea per un progetto più ampio e di gran lunga migliore: The Facebook. Insieme al suo unico amico, Eduardo Saverin, che gli fornisce il capitale iniziale, da il via a quello che sarà il fenomeno sociale più rivoluzionario dell' era di internet.. ma più si avvicinerà alla vetta, più le ombre si addenseranno attorno a Mark..








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lomography # 3 human against machine



far stampare queste foto è stata un' epopea allucinante: prima andavo a sviluppare e stampare dal Fotoamatore ed è andato sempre tutto bene.. poi però quando gli ho portato questo rullino (non prima di averlo trattenuto 2 settimane abbondanti) i loro stampatori non si sa bene perchè ma hanno deciso che era un formato 4X4 e che loro questo formato non lo stampano...... apparte che non so nemmeno se esiste il 4X4, e cmq sia questo è un 6X6 e su questo non ci piove, ma poi fino all' altro giorno l' avete stampato, com' è stà storia che ora non va più bene °_°???????????????? ma siete scemi????
..probabilmente si -______- così presa dalla disperazione sono finita alla FNAC e fortunatamente loro fanno meno gli schizzinosi e ti stampano tutto.. e anche bene! a voi i risultati ;)



passaggi

denti rotti

requiem for a dream IV

ghost

insinuarsi

requiem for a dream V

human against machine














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52 Weeks Project # 11

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eccolo qui, il mio storico cellulare. ormai avrà 4 anni tutti, forse anche 5. ma è ancora in ottimo stato, incredibile!! penso proprio di volergli bene come ad un fratello, infatto quando per un certo periodo l' ho cambiato con un altro più nuovo, mi sono sentita in colpa e alla fine sono tornata da lui strisciado e implorando perdono [si lo so, sono matta]. come se tutto questo non bastasse a fargli meritare la pic of the week, cè il fatto che per tutta la settimana gli sono stata attaccata nell' attesa di una chiamata di lavoro.. che purtroppo non è arrivata T_T ci avevo riposto tante speranze [pur sapendo che non avrei dovuto farlo] e ora stò malissimo. speriamo che questa nuova settimana mi riservi qualcosa in più.




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oggi voglio essere un po' patriottica anche io











come dite?
non sono queste le cose per cui si festeggia oggi??
ma che strano.. mi sembrava fossero la base dello stato italiano.
èh mi sarò sbagliata,
aspettate che ora ci riprovo:













èh si, molto meglio.








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52 Weeks Project # 10


ed è arrivato ancora una volta il Carnevale..
anche quest' anno *Midnight (la pagliaccia in rosa) è riuscita a coinvolgermi nella sua follia carnevalesca e siamo finite come sempre a Viareggio a festeggiare vestite a tema horror.. quest' anno è stato il turno dei pagliacci assassini ahahaha XDDDD abbiamo riscosso un grande successo, un sacco di gente ci fermava per farci le foto!!







la cosa più horror di tutto il travestimento penso siano le parrucche hahaha XDD veramente terrificanti, mi vergognavo come una ladra XDDD

per il resto della settimana, decisamente niente di che. stò ancora cercando lavoro, e nell' attesa mi sono deliziata con il fantastico gelato di GROM, una recente scoperta anche se sono anni che esiste questa gelateria -__- vi assicuro che è davvero spettacolare, perciò controllate se ce ne è una nella vostra città [ha succursali un po' in tutto il mondo] e andateci subito!!! goduria garantita!





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Librando # 3


STORIA DELLA BRUTTEZZA, Umberto Eco, 2007.

Una pubbliazione spettacolare, come non ci sarebbe nemmeno bisogno di specificare: un' opera accuratissima, sin nei minimi dettagli, che ripercorre il concetto di "bruttezza" nel corso dei secoli dell' evoluzione sociale e artistica dell' umanità, imprezziosita da una moltitudine di citazioni letterarie e immagini bellissime che rendono questo saggio ancora più interessante. 
Nonostante l' evidente complessità del libro, Eco si è dimostrato come sempre un grandissimo letterato riuscendo a realizzare un' opera colta ma di facilissima fruibilità per chiunque abbia per lo meno un minimo di cultura generale, restando peraltro estremamete piacevole da leggere.
Anche se il prezzo è piuttosto elevato, vale sicuramente la pena compare l' edizione con copertina rigida :)



99 FILM CLASSICI DA VEDERE PER CHI HA FRETTA [99 classic movies for people in a hurry], Thomas Wengelewski & Henrik Lange, 2009.

Hahahahha troppo bello XD!! 10 eruo spesi benissimo haha XD ogni film è rappresentato da 4 vignette che con disegni semplicissimi e divertentissimi, accompagnati da brevi didascalie o vignette, descrivono in brevissimo la trama della pellicola, mai abbandonndo una vena di spigliato sarcasmo e umorismo!
Tutte splendide, anche se per me le più belle restano: Casablanca, E.T., Il Buono il Brutto e il Cattivo, il Settimo Sigillo, la Casa, la vita è meravigliosa, lo squalo, Matrix, 1997 fuga da N.Y.Psyco, un cane andaluso, Terminator, un tranquillo weekend di paura, Viale del tramonto e Star Wars.
Sconsiglio vivamente la lettura dei film che non avete visto, giusto per evitare spoileroni sul finale ;)



PICCOLI MOSTRI DA INCUBO [Pretty monsters], Kelly Link, 2010.

 mah.. certo era ovvio che non mi aspettavo niente di straordinario, ed è molto probabile che gli entusiastici commenti della Sebold e di Gaiman stampati sulla copertina abbiano decisamente traviato la mia capacità di giudizio, fatto stà che questa raccolta di 10 racconti è alquanto deludente e di basso profilo.
Spesso lo stile della Link oltre che ad essere nella maggior parte dei casi prolisso e dispersivo, tenta di ricreare una ritmica di pensiero o parlato, finendo invece per sembrare un' accostamento caotico e frazionato di frasi o addirittura in alcuni casi una specie di lista della spesa, cose che certo non aiutano la lettura..
In alcuni casi, fra l' altro, la scrittrice sembra ricercare atmosfere "inquetanti" e quasi horror, solo che non ci riesce mai, facendomi sorgere spontanea una domanda: ma non ci riesce proprio o non vuole? in qualsiasi caso, il risultato finale è mediocre e sa di già sentito.
Ma andiamo nello specifico:
Il primo racconto La bara sbagliata, seppur nato da un imput divertente e che poteva dar vita a mille espedienti interessanti, viene invece subito troncato da uno sviluppo mediocre, poco comprensibile e a tratti anche piuttosto noiso -_- senza contare che per tutto il tempo un narratore esterno fa commenti sui personaggi e sulla vicenda.. ma chi è? la morte?? dio??? l' autrice stessa, che spaccia la sua storia per una storia vera???? mah!!!
La cosa più brutta cmq è la scelta di troncare (letteralmente) i racconti sul finale: un conto è dare un finale aperto, come ad esempio in Il serfista, Il mostro (anche se piuttosto deludenti, infatti l' unica parola che continuava a ronzarmi in testa alla fine di tutti e due era "inconcludente") o Il gioco di Cenerentola (che non è affatto male), e un altro è stoppare in fretta e furia il racconto come se fossero finiti i flogli dove scrivere e ci si trovasse costretti a finirlo per forza in un massimo di 10 righe  è__è   ed è davvero un vero peccato perchè Magia per principianti e La borsa fatata (soprattutto il primo) ci propongono personaggi interessanti, o per lo meno caratterizzati quel tanto che bastava per farci affezionare a loro, ed una storia che potrebbe anche esserlo se solo avesse il modo di nascere; per non parlare de Il cappello dello specialista, che nonstante un' andatura da elenco della spesa e un susseguirsi di situazioni mal spiegate e poesie non-sense riesce cmq a creare un' atomosfera inquetante che sembra promettere qualcosa di misterioso e invece, tac, è finita.
Il racconto che da il titolo al libro non è malvagio, soprattutto perchè si avvale dell' espediente ben collaudato e sempre valido della storia nella storia, ma niente di eclatante. I più belli restano sicuramente I Maghi di Perfil e La Sentinella di Abal, che dimostrano l' abilità della scrittrice di muoversi nel mondo del fantasy per bambini/ragazzi, con il quale è evidente che ha un certo feeling: entrambi i racconti sono intriganti e vissuti da personaggi ben caratterizzati ed interessanti, le storie si prendono il loro tempo e per quanto brevi non appaiono mai sringate, e soprattutto hanno una fine come si deve.
In conclusione consiglio alla scrittrice di dedicarsi a libri su quest'ultimo genere (magari riprendendo proprio queste 2 storie che potrebbero essere ottimi punti di partenza) che è sicuramente più nelle sue corde, ma sconsiglio ai lettori di comprare quest raccolta, se proprio non potete fare a meno di leggerla cercate di non spenderci 15,90 euro, non li vale.